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Convegno "Violenze vissute, violenze narrate"

locandina a4

Convegno 
"Violenze Vissute, violenze narrate"

Viaggio attraverso il trauma psicologico 

La Scuola di Psicoterapia Comparata invita al Convegno "Violenze vissute, violenze narrate" che si terrà il 20 novembre 2021.

L'evento di si suddividerà in una plenaria mattutina con interventi di Maria Curia, Massimo Germani e Luca Modenesi. Nel pomeriggio si terranno 4 workshop sul lavoro psicologico attorno al tema della violenza condotti dal gruppo SOS (Spin-off SPC).

Sede del Convegno sarà lo Spazio Alfieri, in via dell'Ulivo 8 (come arrivare)

Scarica il Programma

NOTA INTRODUTTIVA

Il nostro gruppo di lavoro nasce alle ombre del crepuscolo del primo lockdown. In un momento di estremo isolamento e solitudine abbiamo sentito l'esigenza di incontrarci, via ZOOM, tramite mail, per telefono, come potevamo. Volevamo confrontarci e parlare di quanto ci stava accadendo, dell'improvvisa e inaspettata privazione della nostra libertà. Questo è stato il primo colpo, il momento del nostro trauma. Il secondo colpo è stato quello di provare a riflettere insieme sui traumi e i fenomeni violenti, cercare di capire oltre le nostre privazioni la dimensione di chi è stato sottoposto ad eventi traumatici e disperanti come la guerra e la tortura. È stato il nostro modo per aprire uno spazio di pensiero nei mesi del lockdown. La nascita e la crescita di questo gruppo è servita prima di tutto a noi. Ci siamo posto domande come: "Quando un atto è violenza?" "Chi decide cosa è violenza?" "Se fossimo inseriti in un dispositivo che favorisce la violenza diventeremmo violenti?" "In che modo la nostra morale, i nostri giudizi di valore possono favorire i fenomeni violenti?" Da queste prime domande abbiamo elaborato una riflessione su come si possano accettare condotte violente ed esercitarle, quali siano le possibilità di trattamento e recupero di chi abbia subito un grave trauma. Nessuna risposta è scontata, molti sono i quesiti rimasti aperti e sono quelli che hanno spinto il nostro gruppo a preparare questo convegno, elaborato prima inconsapevolmente poi cresciuto come una possibilità di discussione e dibattito allargato. (Gruppo SOS / Spin-off SPC)

 

PROGRAMMA

MATTINA

9.00 Registrazione partecipanti

9.30 Andrea Innocenti, Presentazione

9.45 Luca Modenesi, Introduzione e presentazione delle riflessioni emerse durante i mesi di lavoro del gruppo SOS (Spin-off SPC) su lavoro psicologico attorno al tema della violenza

10.30 Maria Curia, Il dolore sociale, dimensione clinica e storico sociale: zone d'ombra tra l'essere e il non essere

11.30 pausa

11.45 Massimo Germani, Psicodinamica dei traumi complessi: fenomenologia somato-psichica della dissociazione post-traumatica. Convivere con la dissociazione e Con-vivere con persone dissociate

12.45 Domande e riflessioni conclusive

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POMERIGGIO

Nella sessione pomeridiana, dalle 14.30 alle 16.30 si terranno 4 workshop paralleli. L'iscrizione agli workshop è riservata a chi ha partecipato alla sessione della mattina.

- Workshop 1 -

Federico Ciacci, Carnefici si nasce o si diventa? Il caso dei torturatori greci durante la junta dei colonnelli ed altre storie di violenza

- Workshop 2 -

Elisa Caroti e Eva Pizzimenti, Storie di resilienza: narrazioni dal mondo

- Workshop 3 -

Lucrezia Bellinvia e Lorenzo Mariano, Quanto pesa l'aria? micro-violenze, stereotipi, pregiudizi nell'intervento transculturale

- Workshop 4 -

Veronica Bagni, Anna Gobetti e Sofia Pinto, La violenza dentro la stanza: dubbi e riflessioni nella relazione con il trauma

 

Note dei conduttori sullo svolgimento degli worshop pomeridiani

- WORKSHOP #1 - Carnefici si nasce o si diventa? Il caso dei torturatori greci durante la junta dei colonnelli ed altre storie di violenza

Dal 1967 al 1974 la Grecia è stata sotto il giogo di una dittatura fascista chiamata "La junta dei colonnelli". Per sopprimere le proteste e i tentativi di ribellioni da parte degli oppositori al regime, l'arma principale utilizzata dalla Junta fu la tortura. I torturatori venivano formati attraverso un addestramento preciso e brutale.

Chi erano questi torturatori?

In base a quali caratteristiche venivano scelti?

Erano ragazzi comuni o diavoli travestiti da uomini?

Per agire il male bisogna essere cattivi dalla nascita o si può imparare?

In altre parole, potrebbe diventare un torturatore anche la persona che vediamo riflessa ogni mattina nello specchio quando ci laviamo i denti?

A queste ed altre domande cercherò di rispondere durante questo workshop. Partendo dalla storia della Junta dei colonnelli approfondirò il tema della violenza, dell'influenza del contesto e dei dispositivi psicosociali che permettono alla tortura di accadere.

- WORKSHOP #2 - Storie di resilienza: narrazioni dal mondo

La scelta di affrontare il tema della Resilienza in questo periodo storico nasce dall'esigenza di far fronte a una situazione di emergenza nuova: l'emergenza Covid-19.
Da qui il parallelismo tra l'emergenza che abbiamo vissuto in questi ultimi due anni e l'emergenza che per qualcuno rappresenta la quotidianità, che ci ha portate a domandarci come fanno "loro", come fa chi nell'emergenza ci vive ogni giorno?
Abbiamo ritenuto interessante affrontare gli aspetti psicologici della resilienza, specialmente l'attivazione di risorse come strumento psicoterapeutico per rinarrare traumi e violenze. All'interno di questa cornice, ci auspichiamo che il nostro lavoro possa rappresentare uno spunto di riflessione e ipotesi di intervento per il supporto degli operatori che si trovano a lavorare con la violenza.

- WORKSHOP #3 - Quanto pesa l'aria? micro-violenze, stereotipi, pregiudizi nell'intervento transculturale

L'aria non la vedi, ma effettua una grossa e costante pressione: l'obiettivo del workshop é permettere agli operatori di confrontarsi sui loro stessi stereotipi e su quelli altrui, acquisendo consapevolezza del loro impatto sugli interventi rivolti a gruppi stigmatizzati.

Provate a tenere gli stereotipi sul comodino, come una sveglia: sapete che è lì, quando non suona non dà fastidio, ma quando suona la sentite. Provate a scostarvi un po', senza privarvi delle vostre idee, perché l'intervento psicologico è sull'uomo, sul contesto, sui perché.

- Workshop 4 - La violenza dentro la stanza: dubbi e riflessioni nella relazione con il trauma

 Cosa si prova nello stare in relazione con persone vittime di traumi e di violenza? Quali sono le dinamiche che si instaurano, quali i vissuti esperiti dal paziente e dal terapeuta?
La narrazione "violenta" all'interno della stanza di terapia sembra avere necessariamente delle conseguenze, tanto nel paziente, quanto nel terapeuta.
Nel momento in cui queste narrazioni coinvolgono più figure professionali, la dinamica che si instaura può apparire confusiva e mutevole, i ruoli possono spesso confondersi, non riuscendo a definire più chi sia vittima, chi sia carnefice e chi assuma il ruolo "scomodo" del salvatore.
Attraverso la presentazione di due situazioni cliniche proveremo ad analizzare, da un punto di vista "altro", ciò che può e potrebbe accadere al paziente e al terapeuta che si ritrovano a maneggiare storie violente.

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Curricula dei principali relatori

MARIA CURIA, psicoterapeuta ad orientamento analitico per adolescenti e adulti. Ha lavorato molti anni in vari Paesi dell’Africa sia in progetti di sviluppo che di emergenza per i sopravvissuti a violenze collettive e torture. Si interessa dal 1999 di etnopsichiatria e clinica transculturale. Si è specializzata negli anni nel lavoro con i MSNA e rifugiati presso il Servizio di Etnopsichiatria dall'ASST Niguarda Cà Granda di Milano.

MASSIMO GERMANI, psichiatra e psicoanalista (AIPA-IAAP), è stato direttore del Centro per lo studio e il trattamento delle patologie post-traumatiche dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Roma e fondatore e coordinatore nazionale del Network Italiano per i Richiedenti Asilo Sopravvissuti a Tortura. Docente di Psicologia Clinica e Psichiatria presso l’Università La Sapienza di Roma. Coordinatore del Gruppo di lavoro congiunto AIPA-CIPA sui Processi Traumatici Complessi. Autore del libro “ Frammenti di Psiche”, 2020, ed. F. Angeli.

ANDREA INNOCENTI, psicologo psicoterapeuta, Direttore della Scuola di Psicoterapia Comparata.

LUCA MODENESI, psicologo, esperto in riabilitazione psicologia post guerra, trauma e tortura, attualmente lavora come Clinical Advisor per l’organizzazione internazionale the Center for Victims of torture.

 

Conduttori degli workshop pomeridiani

Veronica Bagni, psicologa specializzanda in psicoterapia comparata. Da sempre interessata alle dinamiche sociali, ha maturato l'interesse verso i fenomeni traumatici e verso le dinamiche relazionali che si instaurano quando si lavora con vittime di violenza nel contesto dell'attività di tirocinio presso una struttura pubblica e nel contesto dell'attività clinica.

Lucrezia Bellinvia, psicologa specializzanda in psicoterapia comparata, da sempre interessata ai fenomeni di (micro)violenza 

Elisa Caroti, psicologa specializzanda in psicoterapia comparata, per anni operatrice presso una struttura che si occupa di violenza su minori. 

Federico Ciacci, psicologo specializzando in psicoterapia comparata, da sempre interessato ai fenomeni di psicologia sociale

Anna Gobetti, psicologa psicoterapeuta comparata lavora come educatrice per l’integrazione in situazioni di disagio sociale, anche dovute a contesti traumatizzanti. Si è occupata di approfondire le complesse dinamiche relazionali che entrano in gioco quando si lavora con la violenza, sia a livello di interazione con il paziente, sia con l’equipe multidisciplinare. 

Lorenzo Mariano, psicologo specializzando in psicoterapia comparata, si occupa di violenza transculturale, e rivolta gruppi minoritari e stigmatizzati. Dal 2017 con CAT cooperativa sociale si occupa di riduzione del danno, inclusione rom, prostituzione e tratta. Ha svolto un laboratorio di Teatro dell'Oppresso in Guatemala e collaborato con il centro antiviolenza Artemisia di Firenze.

Sofia Pinto, psicologa specializzanda in psicoterapia comparata, dal 2015 lavora prima con le dipendenze presso un SerD e poi in vari ambiti del sociale, tra cui la collaborazione con un Centro di disintossicazione, contesti in cui si confronta con il tema della violenza

Eva Pizzimenti, psicologa psicoterapeuta comparata, con una formazione in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni e da sempre interessata alle dinamiche gruppali

 

Informazioni

Iscrizioni

- mattina: con ECM: 50 euro / senza ECM: 30 euro / iscritti alle Associazioni (minimo 3 persone): 20 euro a persona / studenti o tirocinanti in Psicologia: gratis

- pomeriggio: l'iscrizione ai workshop pomeridiani è gratuita e riservata solo a chi ha partecipato alla sessione della mattina. Al momento dell'iscrizione è richiesto di segnalare in ordine di preferenza i due workshop a cui si è più interessati. Le assegnazioni verranno comunicate in sede di evento.

ECM: l'evento rilascia 4 crediti ECM per le professioni sanitarie

Accesso: come da normativa in vigore, per accedere al Convegno è necessario il green pass e il rispetto delle norme anticovid

Contatti: mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - facebook.com/spcfirenze

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