Per riassumere alcuni punti chiave di cosa sia la comparazione, abbiamo scelto una serie di opere di Joseph Kosuth (o a lui ispirate) in cui l'autore, assemblando differenti rappresentazioni degli stessi oggetti (foto, immagini, descrizioni) trasforma semplici oggetti in piattaforme per esplorare nuovi significati.
Immagine 1
"Ogni convinzione deriva da un insufficiente esame delle cose, non è che un punto di vista fisso. (Emil Cioran, Quaderni 1957-1972, Adelphi, 2001)
Pensare comparato significa poggiare uno sguardo da più punti di vista sulla stessa situazione, traendone arricchimento al di là delle differenze.
© “Una y tres sillas” - César Barrero - from Flickr
Immagine 2
"La più grande illusione è credere di conoscere il presente perché ci siamo" (Edgar Morin, Dove va il mondo?, Armando Editore, 2012)
Pensare comparato significa dare importanza alla percezione soggettiva, saper abitare il "qui e ora" e il "là ed allora".
© ARS, NY and DACS, London 2020 - Joseph Kosuth - Clock (One and Five)
Immagine 3
"La vita perde in velocità ciò che guadagna in varietà, in complessità" (Paul Valéry, Cattivi pensieri, Adelphi, 2006)
Pensare comparato significa darsi la possibilità di rallentare ed osservare, di dare spazio alla complessità.
© Joseph Kosuth: One and Three Plants, 1965. Museu Coleção Berardo, Lisbon.
Immagine 4
"La comprensione è contemporaneamente il mezzo ed il fine della comunicazione umana" (Edgar Morin, I sette saperi necessari all'educazione del futuro, Raffaello Cortina, 2001)
Pensare comparato significa saper assumere il punto di vista dell'altro senza preconcetti e tenere assieme il dato di realtà e le sue interpretazioni.
© Joseph Kosuth “One and three chairs" - Centre Pompidou, Paris / Photo by Kenneth Lu - from Flickr
