Silvano Arieti e il contributo italiano alla psichiatria moderna
Non sono molti gli esponenti italiani del mondo della psicologia e della psicoterapia che possono vantare un ampio riconoscimento anche a livello internazionale. Uno di questi è certamente Silvano Arieti, che 34 anni fa moriva a New York. Il noto psichiatra pisano, di cui è stato festeggiato il centesimo anniversaio della nascita un anno fa, ha lasciato una traccia indelebile nella modernizzazione della psichiatria, con una avveniristica apertura anche al mondo delle nascenti neuroscienze. Fulcro del pensiero e della pratica di Arieti è la relazione, tanto che fu uno dei primi sostenitori della possibilità dell’intervento psicoterapico (e non prettamente medicalizzato, quindi) per i pazienti affetti da psicosi. I concetti da lui espressi in “Interpretazione della schizofrenia” sono noti come “modello traumatico dei disturbi mentali” e costituiscono una alternativa al modello medico dei disturbi mentali.
Arieti è stato professore di psichiatria al New York Medical College. E' stato anche analista con funzione di training presso la Divisione di psicoanalisi al William Alanson White Institute, e curatore dei volumi del “Manuale americano di Psichiatria”. La sua...