Emoji, abbiamo un problema: sono troppe e non le capiamo allo stesso modo
Un'indagine racconta come, senza una standardizzazione estetica, le faccine non potranno trasformarsi nell'"inglese del futuro". Il 25% degli utenti le interpreta in modo diverso all'interno dello stesso sistema operativo. E il tasso di fraintendimento sale quando ce le spediamo da una piattaforma all'altra.
Una di quelle che ci disorientano di più è la faccina sorridente con i dentoni in bella mostra. Unicode, il consorzio internazionale che si occupa di tutelare l'interoperabilità dei testi fra lingue e piattaforme informatiche diverse, l'ha etichettata come carattere 1F601. Eppure, stando allo studio del GroupLens Research dell'università del Minnesota, preparato per la prossima edizione dell'Icwsm, un'importante conferenza sui social media, quell'emoji non la capiamo allo stesso modo. Specialmente quando la inviamo da piattaforma a piattaforma, per esempio da Apple a Google, da un telefono Microsoft a uno LG. Questo perché, come gli utenti sanno bene, le onnipresenti faccine che ormai utilizziamo in sostituzione del testo nei programmi di messaggistica e che da poco si sono arricchite di nuovi oggetti e protagonisti, variano resa estetica a seconda dei sistemi operativi... (fonte: Simone Cosimi per Repubblica.it)