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Il segreto frattale delle macchie di Rorschach

Blots leadCome noto, Hermann Rorschach, uno psichiatra svizzero, ha pubblicato 10 tavole con macchie di inchiostro, cinque in bianco e nero e cinque colorate, nel 1921. Per crearle, versò quantità e tipi di inchiostri diversi su alcune schede, li piegò e li premette ermeticamente prima di aprirli per visualizzarne il risultato: modelli simmetrici di complessità variabile.

Rorschach morì nel 1922 e non conobbe mai la successiva diffusione delle macchie d'inchiostro per contribuire a valutare la personalità di una persona e la salute mentale. Se tali percezioni riguardino la salute mentale, riflettano il livello di creatività o semplicemente derivino dalle esperienze passate di una persona è tuttora un aspetto discusso.

Un team di ricercatori della University of Oregon (USA) guidati dal fisico Richard P. Taylor ha svelato il mistero del perché le persone vedono così tante immagini differenti nelle macchie di Rorschach. Le associazioni di immagini sono indotte dalle caratteristiche frattali dei bordi delle macchie e dipendono dalla loro complessità. La ricerca è stata pubblicata sul PLoS ONE.

I frattali sono oggetti con curve o forme irregolari e sono riconoscibili in elementi costitutivi della natura: gli alberi, le nuvole, i fiumi, le galassie, i polmoni e i neuroni sono frattali. Anche quadri come quelli...

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AMLETO 2.0 - Dubbi intorno all'essere

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La Scuola di Psicoterapia Comparata, in collaborazione con l'Associazione Dedalo, è lieta di invitare all'evento

AMLETO 2.0 - Dubbi intorno all'essere

che si terrà presso la sede di viale Gramsci 22 a Firenze,

giovedì 2 marzo 2017, ore 21.00

Laura Cioni, psicoterapeuta e attrice, introdurrà la figura di Amleto e...

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Disturbi d'ansia, uno studio conferma l'interazione psicoterapia e farmaci

undefinedNei pazienti affetti da disturbo ossessivo-compulsivo o da stress post-traumatico l'aggiunta di D-cicloserina si associa a un piccolo ma significativo aumento dell'efficacia della terapia cognitivo-comportamentale, non influenzato dall'uso concomitante di antidepressivi. È quanto sostiene David Mataix-Cols del Dipartimento di neuroscienze al Karolinska Institutet di Stoccolma, coautore di un articolo pubblicato su Jama Psychiatry. «Ansia, disturbi ossessivo-compulsivi e stress post-traumatico costituiscono il gruppo più diffuso di disturbi mentali, che colpisce fino al 30% degli individui a un certo punto della loro vita» esordisce il ricercatore, ricordando che le diverse opzioni di trattamento includono la terapia cognitivo-comportamentale e l'uso di farmaci, in special modo gli inibitori selettivi della...

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Parlare due lingue attivamente allontana l'Alzheimer

bilinguismoIl bilinguismo risulta protettivo rispetto all'insorgenza e all'intensità dei sintomi della malattia di Alzheimer (Ad). Recenti studi epidemiologici hanno mostrato che parlare due lingue lungo l'arco della vita può tardare l'esordio di alcuni tipi di demenza senile fino a 5 anni. Una conferma e una spiegazione a questo fenomeno giungono ora da uno studio condotto mediante tomografia a emissione di positroni con fluordesossiglucosio (Fdg-Pet), tecnica utilizzata per l'imaging in vivo del metabolismo cerebrale (indice diretto di funzione e densità sinaptica) e della connettività funzionale tra diverse strutture cerebrali. La ricerca - coordinata da Daniela Perani, direttrice dell'Unità di Neuroimaging molecolare e strutturale in vivo nell'uomo dell'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e docente presso l'Università Vita-Salute San Raffaele - è stata pubblicata...

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Primo Rapporto nazionale sulla salute mentale: che ruolo gioca lo psicologo?

salute-mentale-58594428A 6 anni dalla sua istituzione, il Sistema Informativo Salute Mentale (SISM) del Ministero della Salute ha emesso il primo Rapporto Salute Mentale, un quadro di dettaglio della salute mentale nelle strutture pubbliche italiane relativo al 2015.

"Sono 777.035 gli utenti psichiatrici assistiti nel 2015 dai servizi specialistici (mancano i dati della Valle d'Aosta, della P.A. di Bolzano e della Sardegna), di cui 369.569 entrati in contatto per la prima volta durante l'anno con i Dipartimenti di Salute Mentale. Il 90,3% di questi ultimi (333.554) ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita (first ever).

Gli utenti sono di sesso femminile nel 54,4% dei casi, mentre la composizione per età riflette l'invecchiamento della popolazione generale, con un'ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (66,1%). In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni (28,5) mentre la più alta concentrazione si ha...

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