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Quanti secondi sai rimanere in contatto visivo?

sguardoRimanere in contatto oculare per un periodo di tempo adeguato è un atto di delicato equilibrio sociale: troppo breve, e sembriamo sfuggenti e inaffidabili; troppo a lungo, e rischiamo di apparire invadenti. Inoltre, ogni persona preferisce chiudere gli occhi per per differenti quantità di tempo, tanto che ciò che è troppo breve per una persona può risultare troppo lungo per un'altra. In un nuovo studio, pubblicato nell'ultimo numero di Royal Society Open Science e riportato da Science, i ricercatori hanno chiesto a un gruppo di 498 volontari di guardare un video di un attore che fissa l'interlocutore da uno schermo e premere un pulsante se lo scambio di sguardi risultava scomodo perché troppo breve o troppo lungo. Durante la prova, il movimento degli occhi e la dimensione delle pupille sono stati registrati con la tecnologia eye-tracking. In media, i partecipanti hanno avuto una "durata preferita del contatto visivo" di 3.3 secondi (± 0,7). Inoltre i ricercatori hanno scoperto che una maggiore velocità di dilatazione delle pupille è correlata ad un tempo maggiore dello scambio di sguardi.

Colloqui specializzazione - 4 luglio 2016

12giuLa Scuola di Psicoterapia Comparata, sede di Firenze, comunica che per il giorno 4 luglio 2016 è prevista la prima sessione di colloqui per l'ammissione al Corso di Specializzazione Quadriennale in Psicoterapia Comparata (AA.FF. 2016-2019).

Modalità di svolgimento: ...

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L'Adhd nell'infanzia e quella dei giovani adulti potrebbero essere malattie distinte

young-boy-holds-adhd-text-written-sheet-paper-attention-deficit-hyperactivity-disorder-close-up-65137383Due articoli e un editoriale pubblicati su Jama Psychiatry hanno esaminato la sindrome da deficit di attenzione/iperattività (Adhd) nell'infanzia e tra i giovani adulti. Dal primo studio, svolto da Louise Arseneault del King's College di Londra e colleghi, emerge che il 65% dei diciottenni con diagnosi di Adhd non mostrava i criteri diagnostici per la malattia nelle valutazioni fatte nell'infanzia. Non solo: i dati degli autori indicano che i giovani adulti con Adhd tardiva avevano meno sintomi e un quoziente intellettivo (QI) maggiore rispetto ai coetanei con malattia persistente, ossia presente fin dall'infanzia.

Dallo studio, cui hanno preso parte 2.040 soggetti provenienti da una coorte di gemelli nati in Inghilterra e Galles, emerge che i soggetti con Adhd nell'infanzia avevano, rispetto a quelli con malattia tardiva, un quoziente intellettivo più basso a 18 anni e una maggiore compromissione delle attività sociali, scolastiche o lavorative, oltre a più marcati disturbi d'ansia e della condotta con frequente dipendenza da marijuana.

«Servono ulteriori indagini per comprendere meglio i motivi dell'eterogeneità... (fonte: Doctor33.it)

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Coscienza e Comunicazione

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La Scuola di Psicoterapia Comparata è lieta di invitare all'evento

Coscienza e comunicazione. Gli indicatori non verbali della verità e della menzogna

che si svolgerà il prossimo 29 giugno 2016 dalle 21.15 presso la sede di viale Gramsci 22 a Firenze

con...

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Open day Corso di specializzazione in Psicoterapia Comparata

Guidano

 

Il 20 giugno 2016 la Scuola di Psicoterapia Comparata è lieta di ospitare i colleghi e gli studenti che desiderano conoscere l'approccio comparato e la formazione in psicoterapia. L'incontro prevede la presentazione del modello formativo e un dialogo con il Direttore, i docenti, i terapeuti e gli allievi della Scuola.

Al termine dell'incontro sarà offerto un aperitivo.

L'evento è gratuito, raccomandata la prenotazione

sede: Viale Gramsci 22 Firenze
info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 0552479220 - firenze.spc.it

http://firenze.spc.it

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