Uno studio longitudinale della Washington University School of Medicine di San Louis (USA), condotto su 145 bambini ha messo in luce gli effetti della povertà sullo sviluppo cerebrale infantile: per alcuni anni consecutivamente i soggetti sono stati sottoposti a neuroimaging tramite RMI (Magnetic Resonance Imaging scan), valutandone varie dimensioni come ad esempio quella psicosociale o quella comportamentale. L'indicatore di povertà scelto è stato l'Income-to-Poverty Ratio.
I risultati hanno regitrato che il livello di povertà è direttamente proporzionale con ridotti volumi di sostanza bianca, materia grigia corticale, nonchè di ippocampo e amigdala. Inoltre si è notato che la presenza di figure di riferimento amorevoli o ostili e di eventi stressanti nella vita dei bambini hanno ugualmente incidenza sulla dimensione cerebrale.
Lo studio completo, pubblicato su Jama Pediatrics, è visionabile qui: http://archpedi.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=1761544