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E' possibile conoscere il proprio rischio di morte nei prossimi 5 anni

E' possibile conoscere il proprio rischio di morte nei prossimi 5 anni.

E' il risultato di uno studio longitudinale durato quasi 10 anni, il primo a livello mondiale, condotto su oltre 17000 pazienti dai ricercatori del Computational Medicine Research Group (Finlandia) assieme ad Istituti e Università finlandesi ed estoni.

Dallo studio emerge che la mortalità risulta strettamente legata a 4 biomarcatori presenti nel sangue: i livelli di albumina e alfa 1-glicoproteina acida, il metabolismo lipidico e la concentrazione di acido citrico. La misurazione di questi indicatori fatta a seguito di un semplice prelievo permette di determinare il rischio di mortalità nei successivi 5 anni.

Questi biomarcatori risultano indipendenti dai comuni fattori di rischio come l'età, l'uso di alcool o fumo, l'obesità, la pressione sanguigna, essendo infatti associati al rischio di mortalità anche in soggetti in buona salute.

La ricerca, pur lasciando aperti molti interrogativi (ad esempio, non permette di predire quale tipo di patologia la persona è a rischio di sviluppare nè, quindi, che tipo di prevenzione attuare), apre la strada ad approfindimenti interessanti e notevoli risvolti di tipo medico e biologico.
D'altro canto, non possono essere sottovalutati i risvolti psicologici ed etici: la conoscenza del basso rischio di morte potrebbe portare il soggetto a sottostimare uno stile di vita poco sano? E, viceversa, il venire a conoscenza di un rischio più alto di mortalità che vantaggi potrebbe portare se non un'alterazione del proprio stato d'animo? E come inciderebbe questo sulle proprie scelte di vita, i propri desideri, le proprie relazioni interpersonali?

Qui l'articolo tratto da PLOS Medicine e consultabile in FULL TEXT! http://www.plosmedicine.org/article/info%3Adoi/10.1371/journal.pmed.1001606;jsessionid=0C0931DDC2991EF9043D5A4A72DD9208