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ECM: ispettori in campo

Sono già partiti, e si annunciano severi, i controlli sugli eventi di formazione continua per medici e altri sanitari. È operativa da tempo una prima schiera di valutatori a livello nazionale delle cui verifiche i provider (enti che erogano la formazione) sono avvertiti.

Intanto hanno appena seguito un percorso altri circa 80 “ispettori sul campo”: questi, nelle prossime settimane, verranno ai corsi senza che i provider siano avvertiti. Oltre che ai conflitti d’interesse, gli erogatori di formazione dovranno evitare di essere “troppo buoni”. Tra gli snodi critici, Corrado Ruozi presidente dell’Osservatorio nazionale sulla formazione continua dell’Agenas (Onfocs), sottolinea la valutazione di apprendimento finale. «I valutatori possono presenziare anche solo all’ultimo giorno di un corso residenziale per assistere alla verifica di apprendimento e se questa si riduce, come a volte avviene, a una “assemblea collettiva”, non è rispettato lo spirito dell’Ecm, che chiede rigore proprio in questo passaggio».

Tra gli altri possibili punti critici, la registrazione di entrata e di uscita, o la corretta compilazione dei questionari di gradimento. Il provider con poco rigore potrebbe vedersi ritirata la possibilità di organizzare eventi che danno a medici & co crediti Ecm. In realtà il meccanismo più che “punitivo” è “migliorativo”. Ruozi sottolinea che i gruppi formati dall’Onfocs sono due. «Gli “ottanta” (ma il numero dovrebbe crescere), appartenenti a tutte le professioni sanitarie, utilizzano una check list “intuitiva” per verificare se le condizioni dichiarate nei progetti di formazione sono davvero realizzate nel corso, ad esempio controllando i partecipanti, l’identità dei docenti, la corrispondenza dei contenuti presentati a quelli annunciati; i loro blitz saranno quasi sempre entro i confini della regione dove lavorano».

Alle loro spalle, a un livello più sofisticato di conoscenza, ci sono i “diciannove” «che hanno seguito un training di sei giorni, e con check list complesse verificano l’efficacia dei processi formativi, per ricavare una tassonomia dell’offerta formativa media dei provider». «Potremmo dire – conclude Ruozi - che si tende a classificare la qualità della formazione continua con una logica da “Tripadvisor”, nella quale ogni produttore è verificato sulla base di requisiti “alti”: puntiamo a far finalmente decollare in Italia un vero sistema di valutazione».

http://www.doctor33.it/ecm-ispettori-in-campo-occhio-alle-verifiche-di-apprendimento/politica-e-sanita/news-50376.html?xrtd=CPCXLVRRSRAVSYTRXRCCRLX