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Curare i disturbi psicologici con le app del nostro smartphone

Ormai la diffusione degli smartphone e di connessioni internet accessibili a tutti hanno reso la rete e le applicazioni tecnologiche strumenti sempre più diffusi per informarsi sul proprio stato di salute. Recentemente alcuni professionisti hanno sviluppato anche applicazioni (le cosiddette "app") con finalità di controllo e cura delle patologie, con particolare riguardo per quelle psicologiche.

Una di queste è "Phobia free", ideata dal dott. Russel Green, psichiatra anglosassone, che mediante l'utilizzo della tecnica nota come desensibilizzazione sistematica, si propone di attenuare la sintomatologia aracnofobica, ovvero la paura dei ragni: una lenta e graduale esposizione allo stimolo fobico mediante giochi che prevedono di interagire con gli animali, partendo da immagini di ragni che da rassicuranti diventano via via più impressionanti. Il prossimo step dovrebbe essere "Agoraphobia free", destinato a chi ha difficoltà a stare in luoghi senza appartente via di uscita.

Un'altra app è Flowy, incentrata sull'apprendimento delle giuste tecniche di respirazione per combattere gli attacchi di panico. Si tratta, in pratica, di giocare con piccoli animali sullo schermo coi quali interagire al ritmo del proprio respiro: toccare lo schermo inspirando e rilasciare il touch screen espirando.

Una app più "social" è invece Sam ("Self-help for Anxiety Management") che permette di registrare le proprie sensazioni e condividerle con gli altri utenti, reando un vero e proprio gruppo di auto-mutuo aiuto online.

Ovviamente il dibattito è aperto tra chi è favorevole all'uso di questi dispositivi e chi li trova solo palliativi per disturbi estremamente complessi: la gestione dello stimolo fobico o del ritmo respiratorio risolve il problema o disinnesca solo il sintomo?

L'articolo sul sito della BBC: http://www.bbc.com/news/technology-27186022