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Il fenomeno della sinestesia

La sinestesia (dal greco, «percezione simultanea») è la particolare condizione sensioriale e percettiva per la quale uno stimolo può elicitare, in alcune persone, più piani sensoriali diversi: ad esempio si possono "gustare le parole" oppure "odorare un'immagine". E' un fenomeno piuttosto raro presente in poco più di 4 persone su 100.

Sull'ultimo numero di Frontiers in Human Neuroscience è pubblicata una review sulle più recenti ricerche in tema di sinestesia uscite a livello internazionale. La raccolta è curata da ricercatori dell'Università del Sussex (UK), guidati da dott. Nicolas Rothen, che spiega come sia cambiato negli ultimi anni l'approccio nei confronti di questo fenomeno: "Dieci o quindici anni fa i ricercatori erano impegnati a dimostrare che la sinestesia era una condizione reale e non solo una metafora. Adesso è generalmente accettato che i sinestetici percepiscono il mondo in modo differente e la domanda adesso è come questo abbia effetti sulle funzioni cognitive". Infatti, sebbene gli scienziati ne abbiano individuato l'esistenza da oltre 2 secoli, solo recentemente ricerche a cavallo tra psicologia, neuroscienze e psicologinguistica hanno iniziato a studiare, ad esempio, come influisca sullo sviluppo infantile in termini di deficit o miglioramenti in determinate funzioni o aree, come la memoria o il linguaggio.

Le direzioni in cui sta procedendo lo studio della sinestesia riguardano i miglioramenti a livello di apprendimento, il recupero delle funzioni dopo danni cerebrali e la prevenzione del declino delle funzioni congitive in età senile.

L'articolo qui: http://www.frontiersin.org/Human_Neuroscience/researchtopics/Developing_synaesthesia/1244