Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorarne l'esperienza di navigazione e consentire a chi naviga di usufruire dei nostri servizi online. Se prosegui nella navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie.
Per maggiori informazioni leggi la privacy policy e la cookie policy presenti nel sito.

Quale studio scientifico ha ottenuto più attenzione nel 2014?

socialnetworksLo studio più discusso del 2014, sia in termini di condivisioni che di polemiche sollevate, è una ricerca sul contagio emotivo nei social networks pubblicato da PNAS.

Il sito Altmetrics ha stilato la classifica dei contenuti scientifici che hanno ottenuto maggiori citazioni e visualizzazioni nell'anno che sta per concludersi e al primo posto si posiziona "Experimental evidence of massive-scale emotional contagion through social networks", pubblicato nel mese di marzo su Proceedings of the National Academy of Sciences.

L'articolo riporta una rilevazione massiva (quasi 700.000 post) effettuata su Facebook relativamente alla trasmissione di stati emotivi, in cui i social network appaiono come un veicolo di "contagio emotivo", seppure inconsapevole: gli sperimentatori hanno rilevato una variazione significativa del numero di post positivi e un incremento di quelli a tenore emotivo negativo al diminuire dei messaggi positivi proposti dai propri amici virtuali. Secondo i ricercatori, il risultato indica che non sono necessarie relazioni vis-a-vis e segnali non verbali, bensì è sufficiente un'interazione virtuale per otenere un'influenza del tono emotivo nelle persone con cui siamo in contatto.

La prima posizione in classifica di questo studio è probabilmente fortemente influenzata dalle polemiche, in special modo sul versante etico, che lo studio ha stimolato: molti si sono chiesti se siano state rispettate la privacy dei soggetti coinvolti e se questi siano stati correttamente informati del fatto che i loro post erano sottoposti ad un controllo esterno. Questa polemica è stata ulteriormente rinforzata dal fatto che l'autore principale dell'articolo, Adam Kramer, sia direttamente un dipendente di Facebook Inc.

L'articolo è visionabile in full text qui (così come una parte dei commenti polemici)

Qui invece le statistiche relative alla pubblicazione, con vari approfondimenti.