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Italiani e alcol: a che punto siamo?

alcol2014La Relazione al Parlamento su alcol e problemi correlati, presentata il 23 marzo scorso, ha messo in evidenza la modificazione della tipologia di comportamenti relativi al consumo di bevande sia in termini di abitudini (durante o fuori dal pasto), sia di frequenza, sia di tipologia di sostanze.

Sebbene il nostro Paese risulti ancora tra i più virtuosi in Europa, "appare infatti sempre meno diffuso il tradizionale modello di consumo basato sull’assunzione quotidiana di vino durante i pasti che tuttavia persiste nella popolazione adulta e anziana, mentre si consolida il consumo occasionale e al di fuori dei pasti. Continua ad essere una criticità il fenomeno del binge drinking soprattutto nella popolazione più giovane."

Nel periodo 2003-2013 è stata rilevata la diminuzione della quota di consumatori totali – almeno una bevanda alcolica su base annua -, la diminuzione della quota di consumatori giornalieri, l’aumento dei consumatori occasionali, l’aumento dei consumatori fuori pasto.

Il gruppo più a rischio sembra essere quello dei giovani tra i 18 e i 24 anni e i giovani adulti (25-44 anni) che spesso assumono alcool fuori pasto e in contesti di socializzazione. Grande attenzione dovrà essere posta sui giovanissimi (11-18 anni) in cui l'accesso alle bevande alcoliche è in aumento su scala decennale, specialmente mediante modalità ad alto rischio come il binge drinking.

Buone notizie sul fronte di chi si mette alla guida dopo avere bevuto: "Secondo i dati del sistema di sorveglianza PASSI, procede il trend in calo delle persone che guidano l’auto o la moto dopo aver bevuto, anche tra i giovani di età compresa tra i 18-21 anni, questo fenomeno potrebbe essere correlato all’applicazione della legge 8.11.2012 n.189. "

Il sito del Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=1988
Il rapporto completo in pdf: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2337_allegato.pdf