E' stato presentato ieri a Roma presso la Sala multimediale del Policlinico Gemelli il Rapporto Osservasalute 2014 - "Stato di salute e qualità dell'assistenza nelle Regioni italiane".
E' stata l'occasione per fare il punto sulla sanità italiana, sulle eccellenze e le criticità. Ma sopratutto per fare un foografia aggiornata della popolazione e del suo rapporto con la salute, i farmaci, la prevenzione, le cure.
Ad esempio emerge che la speranza di vita è in crescita (79,6 anni per gli uomini e 84,4 anni per le donne) e in calo la mortalità infantile, sebbene rimangano indietro le regioni del Sud. Lo studio presenta anche indicazioni sulla tendenza all'obesità, alla sedentarietà, al consumo di alcolici e sigarette.
Una delle sezioni più significative riguarda il consumo di farmaci, con particolare attenzione a quelli antidepressivi: per l’anno 2013 si è registrato un incremento (dose giornaliera -DDD- da 36,8 a 39,1 ogni 1.000 abitanti) del consumo i cui valori erano rimasti stabili nei due anni precedenti, trend costante dal 2000 ad oggi. I consumi più elevati si sono avuti in Toscana, Trentino e Liguria, i più bassi in Campania, Basilicata e Molise.
Il dato è legato a vari fattori: la sempre maggiore efficacia dei farmaci, la maggiore sensibilità dei medici di base alle patologie dell'umore, l'aumentata somministrazione a supporto anche di sintomi depressivi legati ad altri quadri patologici (oncologia, malattie degenerative), nonchè all'aumento della sintomatologia dovuta alle mutazioni socio-economiche in atto.
Anche il dato sul numero di suicidi è in aumento: da 7.23 a 7.32 ogni 100.000 abitanti in due anni. Si nota come la mortalità per suicidio sia molto più comune negli uomini che nelle donne (3 volte maggiore) e aumenti al crescere dell’età, dato in linea con le statistiche internazionali che riportano gli anziani come i più a rischio nel porre in atto comportamenti suicidari
Il sito ufficiale da cui scaricare il rapporto nel dettaglio, previa registrazione, è http://www.osservasalute.it
