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SSRI: la commercializzazione di un mito?

Farmaci 1 08921-1Sta creando molte polemiche nella comunità medico-psichiatrica e psicologica, nonché tra familiari e pazienti venuti in contatto diretto con la depressione, l'editoriale a firma di David Healy, Professore di Psichiatria alla Bangor University (Galles) comparso sull'ultimo numero del British Medical Journal in cui lo scienziato sostiene che la connessione tra bassi livelli di serotonina e depressione, e ancora di più la reale efficacia dei farmaci antidepressivi basati su questo principio (come ad esempio i noti Elopram, Cipralex, Zoloft, Eutimil, Prozac) sia "la commercializzazione di un mito".

Haley sostiene che siano le case farmaceutiche a perpetrare ciò che in effetti è una non comprovata efficacia: "le aziende farmaceutiche hanno commercializzato gli SSRI per la depressione anche se hanno dimostrato di avere meno efficacia dei vecchi tricicli, vendendo l'idea che che la depressione fosse la reale e più profonda malattia sottostante alle superficiali manifestazioni di ansia".

Molti colleghi hanno criticato la posizione di Haley, che ha comunque dalla sua parte un gran numero di altri accademici e ricercatori: "La mia sensazione - afferma il dott. Norman Sussman del Dipartimento di Psichiatria al New York University Langone Medical Center- è che questi farmaci non funzionino bene con la depressione come fanno invece coi disturbi d'ansia o con i DOC".

Tra le svariate riviste internazionali che si sono occupate del polverone alzato dall'editoriale di Haley, anche il Time.

L'articolo del BMJ: http://www.bmj.com/content/350/bmj.h1771.long