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Essere Sigmund Freud

essere-Sigmund-FreudL’immaginarsi nel corpo di un’altra persona non incide solo sulla nostra percezione, ma anche sul nostro modo di pensare. E' quanto sostiene un lavoro pubblicato in un articolo su Scientific Report - Nature, in cui i soggetti dell'esperimento, dopo aver chiesto consiglio su un problema psicologico personale, hanno risposto a se stessi incarnando Sigmund Freud. "E quando incarnavano lo psicoanalista viennese, il loro consiglio era molto più efficace rispetto a quando rispondevano semplicemente a se stessi", afferma la dott.ssa Sofia Adelaide Osimo, ricercatrice del SISSA Lab (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste), che ha condotto questo lavoro in collaborazione con i colleghi del Laboratorio EVENT dell'Università di Barcellona.

Precedenti studi hanno dimostrato che l’illusione creata mediante realtà virtuale, una sorta di “immersione” in una realtà costruita ma verosimile, può provocare cambiamenti nella percezione; l'interesse di questo studio era valutare se potesse influenzare anche i processi di pensiero.

I volontari, indossando sofisticati dispositivi di VR (realtà virtuale), sono stati immersi in una stanza virtuale in cui vi era una rappresentazione duplicata di se stessi e Sigmund Freud. Nella prima fase di ogni sessione il soggetto alternava un momento in cui poneva una domanda a Freud e un momento in cui, nei panni di Freud, si rispondeva. Nella seconda condizione sperimentale, il personaggio Freud non era presente e il soggetto poneva la domanda e si rispondeva, come se rimuginasse sul problema.

"I risultati sono chiari: darsi un consiglio è sempre efficace, ma farlo come Sigmund Freud funziona meglio", spiega la dott.ssa Osimo. Incarnando qualcuno che consideriamo autorevole per qualche motivo può dunque modificare i processi che utilizziamo per risolvere i problemi. E Sigmund Freud è universalmente considerato l’emblema dello psicologo autorevole. "Prima di procedere con la fase sperimentale, abbiamo valutato l'autorevolezza dello psicoanalista per mezzo di questionari somministrati a un campione della popolazione da cui sono stati selezionati i soggetti che hanno partecipato agli esperimenti. Freud non solo è risultato essere molto autorevole e ben noto, ma la sua immagine si è dimostrato anche di essere altamente riconoscibile e prototipica”.

Conclude la dott.ssa Osimo: "Questi risultati aprono anche interessanti scenari sul fronte della consulenza psicologica: la realtà virtuale potrebbe essere utilizzata a questo scopo nel prossimo futuro?”.

L’articolo in FULL TEXT: http://www.nature.com/articles/srep13899