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Curare il cervello dall'interno?

bbbRicercatori della Cornell University hanno scoperto un modo per penetrare la barriera emato-encefalica (BBB, Blood Brain Barrier) ​​che potrebbe presto consentire il rilascio dei farmaci direttamente nel cervello per il trattamento di disturbi come la malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson e forme tumorali resistenti alla chemioterapia.

La BBB è uno strato di cellule endoteliali che permettono selettivamente entrata solo di alcune molecole necessarie per le funzioni cerebrali, come gli amminoacidi, l'ossigeno, il glucosio, l'acqua.
I ricercatori della Cornell University riferiscono che un farmaco approvato dalla FDA chiamato Lexiscan attiva i recettori - in particolare i recettori dell'adenosina - presenti sulla barriera.
"Siamo in grado di rendere accessibile la BBB per un breve lasso di tempo, il tempo necessario per fornire terapie per il cervello, ma non sufficiente per un danneggiamento dell'organo. Ci auguriamo che in futuro questa scoperta possa essere utilizzata per i disturbi neurologici", afferma Margaret Bynoe, professore associato presso il Dipartimento di Microbiologia e Immunologia e autore principale dello studio.

Il team di ricercatori è stato in grado di rilasciare farmaci chemioterapici direttamente nel cervello di topi, così come un anticorpo che si lega alle placche tipiche della malattia di Alzheimer.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Clinical Investigation, è visionabile qui