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Di professione soldato

La notizia
Li chiamavano i 'mastini della guerra'. E come nel romanzo di Frederick Forsyth, erano dei Rambo senza scrupoli che, per alcune migliaia di dollari al mese, erano pronti a rischiare la vita tra golpe, insurrezioni e misteri dell'Africa post-coloniale.
La Repubblica, domenica 24 febbraio 2002

Il commento
L'articolo a tutta pagina con cartina delle aree del mondo in cui operano attualmente le 'armate a pagamento', nonché i nomi e il curriculum dei principali personaggi interessati, l'intervista a Tim Spider, capo di un'importante società militare privata, il giornale Soldier of Fortune, i siti web specializzati, la rivelazione che le Ong pensano di utilizzare soldati privati come scorta ai convogli di aiuti, ci apre una finestra su una realtà presente nel mondo ad amplissimo raggio, per cui la proposta riveste semplicemente il senso di una razionalizzazione e regolamentazione del già esistente.

Quello che mi colpisce è il tentativo di nobilitare questi operatori di morte facendoli passare per operatori di pace o meglio per conduttori di operazioni di peace-keeping. In particolare nell'intervista succitata c'è l'assicurazione di accettare lavoro solo da governi legittimi, di occuparsi più dell'addestramento che del combattimento, di condurre operazioni preventive, ecc

Le società private in quanto tali non sono controllabili perché di solito operano nell'ombra; tranne una quarantina, che a questo punto ovviamente pagheranno le tasse.

Non ci vedo niente di diverso dalla re-istituzione delle case chiuse, per proteggere le donne, per regolamentare in modo 'sano' la prostituzione ecc., per far pagare anche a loro le tasse.

Sarò antiquata ma Freud nel suo saggio Sulla più comune degradazione della vita amorosa e nelle Considerazioni attuali sulla guerra e sulla morte, ci dice con semplicità come la gestione del mondo pulsionale, sia sul piano dalla sessualità sia sul piano dell'aggressività, venga sottoposta a restrizioni superegoiche che richiedono operazioni complesse nel primo caso per concedere al piacere sessuale di avere spazio nella propria vita, nel secondo per superare, attraverso l'istituzione bellica, il divieto di uccidere senza incorrere in sensi di colpa.

Mi sembra che per preservare la nostra sensibilità, il desiderio di uccidere sia scisso e proiettato in professionisti o, come propone un giornalista di fama, in gruppi o popoli più adatti per etnia ad uccidere, come le antiche bande di soldati di ventura, appunto.

Così come ridurre la sessualità umana al rango di bisogno da soddisfare, richiesta che ai tempi di Freud riguardava quasi unicamente gli uomini, oggi sempre più anche le donne, porta a considerare normale fruire semplicemente di 'professionisti' che vivano a lato della nostra più politically correct ed efficiente esistenza.

Saremo sempre più in grado di vivere senza sensi di colpa, né dubbi in zone diverse e separate della nostra psiche, lo sfruttamento e la perversione accanto agli affetti sinceri e alla coscienza pulita, perché la coerenza dolorosa implica il sacrificio della immediatezza razionalizzata e l'assunzione di responsabilità delle proprie scelte non solo l'acquiescenza a presunti bisogni o necessità politiche ed economiche.