16 giugno: Bloomsday
“Qual è l'età dell'anima umana? Come ella ha virtù di camaleonte nel modificare colore ad ogni nuovo avvicinamento, nell'esser felice con i beati e triste con i disperati, così è anche l'età, mutevole come il suo temperamento” (James Joyce, Ulisse)
Oggi, 16 giugno, è il Bloomsday, ovvero il giorno in cui è ambientato uno dei romanzi più significativi del 900: Ulisse di James Joyce.
Nell’odissea/Odissea narrata dal romanziere irlandese, che ha appunto in Leopold Bloom il protagonista principale, le cui vicende e incontri, narrati sotto forma di flusso di coscienza, si dipanano lungo l’arco di una giornata, emergono le dinamiche relazionali, l’autoanalisi, i parallelismi con i romanzi epici, a cui fa da sfondo il fervido clima culturale di inizio secolo. Quel clima culturale in cui emergeva con forza il pensiero psicoanalitico: basti pensare che, a cavallo della pubblicazione dell’opera di Joyce, Sigmund Freud pubblicò “Al di là del principio del piacere”, “Psicologia delle masse ed analisi dell'Io” e “L’Io e l'Es”.
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