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100 anni fa moriva il dott. Alzheimer

AlzheimerCento anni fa, esattamente il 19 dicembre 1915, moriva a Breslavia (Polonia) Aloysius Alzheimer, psichiatra noto in tutto il mondo per la prima descrizione sotto forma di sindrome di quella che oggi è ormai nota come “Malattia di Alzheimer”.

Dopo una carriera da ricercatore e studioso dell’istopatologia della corteccia cerebrale e dei suoi processi degenerativi, nel biennio 1897-1898 dà alle stampe “Contributi per l’anatomia patologica della corteccia cerebrale e per la base anatomica di una psicosi”, oltre che numerosi articoli sulla demenza senile. Pochi anni dopo iniziò la collaborazione con Emil Kraepelin presso la clinica a Monaco di Baviera. E’ qui che incontra Augusta D., la paziente, che all’epoca del ricovero aveva 50 anni, che gli permise di formalizzare la diagnosi del nuovo disturbo, ovvero la demenza degenerativa progressivamente invalidante che ha la caratteristica di avere un esordio presenile. La scoperta del dott. Alzheimer ha aperto la strada ad una diagnostica sempre più elaborata e a percorsi di sostegno e cura sia direttamente nei confronti dei pazienti, sia della rete di familiari. E’, ad oggi, una delle patologie che più impegnano i ricercatori in quanto ancora sono in fase di studio sia le cause che la generano, sia un processo di cura definitivo.

Oggi la diagnosi di demenza di Alzheimer è altamente diffusa, con dati pari a a mezzo milione di pazienti in Italia e oltre 25 milioni nel mondo. Le donne risultano nettamente più colpite dai sintomi.