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Un ricordo di Joseph Breuer, a 90 anni dalla morte

breuer-freud“Dobbiamo affermare che il trauma psichico, o meglio il ricordo del trauma, agisce al modo di un corpo estraneo, che deve essere considerato come un agente attualmente efficiente anche molto tempo dopo la sua intrusione. (...) L’isterico soffrirebbe per lo più di reminiscenze” (S. Freud e J. Breuer, Studi sull’isteria, 1895)

Il 20 dicembre 1925, moriva a Vienna lo psichiatra Joseph Breuer, collega e mentore di Sigmund Freud, che diede il là alle riflessioni e agli studi che portarono quest’ultimo alla teorizzazione della psicoanalisi, a partire dal loro celebre lavoro sul caso di Anna O.

“Contribuì alla nascita della psicoanalisi, pubblicando insieme a S. Freud le Studien über Hysterie (1895), con le quali all'ipnosi si sovrapposero e in parte si sostituirono i procedimenti dell'abreazione e delle libere associazioni: sono del B., nell'opera citata, oltre che il contributo alla comunicazione preliminare sul meccanismo psichico dei fenomeni isterici, il caso clinico di Anna O. e il capitolo di considerazioni teoriche. L'isteria, collegata dal Freud con i processi di difesa e di rimozione, era invece assimilata dal B. a uno stato ipnoide della psiche, ovvero alla presenza nel campo rappresentativo di idee inaccessibili al soggetto ed emergenti in particolari circostanze. Sono da attribuire al B. importanti concetti dell'originaria teoria psicoanalitica, come la distinzione tra energia psichica legata e libera. La separazione del B. da Freud avvenne per divergenze sulla genesi sessuale dell'isteria” (fonte: Treccani)