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Quanto spendiamo per gli psicofarmaci in Italia?

pilloleE' appena uscito il Report sull'impiego dei medicinali per il periodo gennaio-settembre 2015, redatto dall'Osservatorio sull'impiego dei medicinali (OsMed).

Ecco cosa viene riportato in merito ai farmaci agenti sul SNC:

"Nei primi nove mesi del 2015 la spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) è stata pari a 21,3 miliardi di euro. [...].

I farmaci per il sistema nervoso centrale rappresentano la sesta categoria terapeutica a maggior spesa pubblica, pari a circa 1,4 miliardi di euro (22,9 euro pro capite). Il posizionamento complessivo di questa categoria è prevalentemente giustificato dalla spesa derivante dall'assistenza farmaceutica convenzionata (17,1 euro pro capite), al contrario il contributo dato dall'acquisto di questi medicinali da parte delle strutture sanitarie pubbliche risulta di minore entità (5,7 euro pro capite).
Nello specifico dell'assistenza convenzionata, la spesa dei farmaci per il sistema nervoso centrale ha registrato un lieve decremento del -0,9% rispetto al 2014 e tale variazione risulta dalla combinazione di una crescita delle quantità consumate (+1,5%), da un calo dei prezzi (-5,1%) e da un effetto mix positivo (+2,8%). Per quanto riguarda invece l'analisi dei farmaci per il sistema nervoso centrale acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche, i dati hanno evidenziato una contrazione della spesa rispetto al 2014 (-5,4%), a fronte di una riduzione dei consumi del -5,6%.

L'analisi delle sottocategorie nel regime di assistenza convenzionata ha evidenziato che gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) sono i medicinali attivi sul sistema nervoso più frequentemente utilizzati (28,1 DDD/1000 ab die), mentre gli altri antiepilettici, comprendenti i farmaci a base di topiramato, levetiracetam, gabapentin, pregabalin, lamotrigina, etc., sono la prima categoria per spesa convenzionata (3,5 euro pro capite), seguiti dagli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) (2,6 euro pro capite). Rispetto al 2014, si registrano rilevanti incrementi nel consumo degli amidi (+68,3%), sottocategoria degli anestetici locali (es. la lidocaina), e degli anticolinesterasici (es. donepezil, rivastigmina e galantamina; +67,0%). Sul versante dell'acquisto da parte delle strutture sanitarie pubbliche, le diazepine, oxazepine e tiazepine (clozapina, olanzapina, quetiapina, etc.), sottocategoria degli antipsicotici, sono quelle che si associano al maggior consumo; invece i principi attivi appartenenti agli altri antipsicotici (in particolare quelli più recenti aripiprazolo, paliperidone, etc.) sono quelli che hanno registrato la maggiore spesa."

(Da "OSSERVATORIO NAZIONALE L'uso dei farmaci in Italia. SULL'IMPIEGO DEI MEDICINALI gennaio-settembre 2015")