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Quanto spendiamo per gli psicofarmaci in Italia?

pilloleE' appena uscito il Report sull'impiego dei medicinali per il periodo gennaio-settembre 2015, redatto dall'Osservatorio sull'impiego dei medicinali (OsMed).

Ecco cosa viene riportato in merito ai farmaci agenti sul SNC:

"Nei primi nove mesi del 2015 la spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) è stata pari a 21,3 miliardi di euro. [...].

I farmaci per il sistema nervoso centrale rappresentano la sesta categoria terapeutica a maggior spesa pubblica, pari a circa 1,4 miliardi di euro (22,9 euro pro capite). Il posizionamento complessivo di questa categoria è prevalentemente giustificato dalla spesa derivante dall'assistenza farmaceutica convenzionata (17,1 euro pro capite), al contrario il contributo dato dall'acquisto di questi medicinali da parte delle strutture sanitarie pubbliche risulta di minore entità (5,7 euro pro capite).
Nello specifico dell'assistenza convenzionata, la spesa dei farmaci per il sistema nervoso centrale ha registrato un lieve decremento del -0,9% rispetto al 2014 e tale variazione risulta dalla combinazione di una crescita delle quantità consumate (+1,5%), da un calo dei prezzi (-5,1%) e da un effetto mix positivo (+2,8%). Per quanto riguarda...

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Hans Selye e la SGA

selye"Ogni evento stressante lascia una cicatrice indelebile, e l'organismo paga un costo per la propria sopravvivenza, invecchiando un po' ogni volta" (H. Selye)

Nasceva a Vienna 109 anni fa Hans Selye (26 gennaio 1907 – 16 ottobre 1982), medico noto per le ricerche sullo stress e per la definizione della cosiddetta General Adaptation Syndrome.

Nei suoi studi, Selye notò che il corpo si adatta a fattori di stress esterni in modo prevedibile, così che l'equilibrio interno, o omeostasi, possa essere ripristinato e mantenuto.

Nel tentativo di mantenere l'omeostasi, il corpo fa uso del sistema ormonale, mediante un meccanismo noto come "risposta di attacco o fuga". Con questa risposta, il corpo rilascia ormoni al fine di combattere lo stress nel modo più immediato possibile. Ma l'energia offerta dal corpo non è infinita e quindi l'adattamento all'ambiente risulta compromesso...

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Depressione: la psicoterapia è più efficace dei farmaci

psicotUno studio condotto dal Centre for Academic Mental Health dell'Università di Bristol (UK), i cui risultati sono stati pubblicati sull’ultimo numero della prestigiosa rivista Lancet, riporta che la psicoterapia ha effetti positivi nel trattamento della depressione anche per chi non risponde alla terapia farmacologica.

Lo studio, chiamato CoBalT (http://www.thecobaltstudy.ac.uk/), per molti anni si è occupato di studiare l’effetto della psicoterapia...

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Lo psicologo giuridico: un caso di tutela del minore dai genitori naturali

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La Scuola Di Psicoterapia Comparata di Firenze è lieta di invitare al seminario gratuito

"Lo psicologo giuridico: un caso di tutela del minore dai genitori naturali"

che si terrà il prossimo 14 dicembre 2015 presso la sede di viale Gramsci 22 a Firenze.

Nel seminario verrà affrontato il ruolo dello psicologo giuridico...

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Un ricordo di Joseph Breuer, a 90 anni dalla morte

breuer-freud“Dobbiamo affermare che il trauma psichico, o meglio il ricordo del trauma, agisce al modo di un corpo estraneo, che deve essere considerato come un agente attualmente efficiente anche molto tempo dopo la sua intrusione. (...) L’isterico soffrirebbe per lo più di reminiscenze” (S. Freud e J. Breuer, Studi sull’isteria, 1895)

Il 20 dicembre 1925, moriva a Vienna lo psichiatra Joseph Breuer, collega e mentore di Sigmund Freud, che diede il là alle riflessioni e agli studi che portarono quest’ultimo alla teorizzazione della psicoanalisi, a partire dal loro celebre lavoro sul caso di Anna O.

“Contribuì alla nascita della psicoanalisi, pubblicando insieme a S. Freud le Studien über Hysterie (1895), con le quali all'ipnosi si sovrapposero e in parte si sostituirono i procedimenti dell'abreazione e delle libere associazioni:...

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La solitudine e i suoi effetti sulla salute

solitudineLa solitudine è più di un sentimento: per gli anziani, l'isolamento sociale percepito (“Perceived social isolation” o PSI) è un grave rischio per la salute che aumenta il tasso di morte prematura fino al 14%.

I ricercatori conoscono da tempo i pericoli della solitudine, ma i meccanismi cellulari attraverso cui essa provochi esiti negativi per la salute non sono stati ben compresi. Ora un team di ricercatori di importanti Università statunitensi (University of Chiacago, UCLA, California Nazionale Primate Research Center) ha pubblicato uno studio su Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (PNAS) in cui si sostiene che la solitudine provoca una risposta di tipo “attacco o fuga” nel soggetto, con l’attivazione di un arousal elevato che può influenzare la produzione di globuli bianchi.

Precedenti ricerche avevano individuato un legame tra la solitudine e un fenomeno chiamato...

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100 anni fa moriva il dott. Alzheimer

AlzheimerCento anni fa, esattamente il 19 dicembre 1915, moriva a Breslavia (Polonia) Aloysius Alzheimer, psichiatra noto in tutto il mondo per la prima descrizione sotto forma di sindrome di quella che oggi è ormai nota come “Malattia di Alzheimer”.

Dopo una carriera da ricercatore e studioso dell’istopatologia della corteccia cerebrale e dei suoi processi degenerativi, nel biennio 1897-1898 dà alle stampe “Contributi per l’anatomia patologica della corteccia cerebrale e per la base anatomica di una psicosi”, oltre che numerosi articoli sulla demenza senile. Pochi anni dopo iniziò la collaborazione con Emil Kraepelin presso...

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Immaginazione guidata per combattere dolore e paura

risonanza-magneticaC'è chi la chiama immaginazione guidata e chi approccio ipnotico. Il risultato è uno solo: predisporre il personale sanitario con un atteggiamento così positivo da consentire ai bambini di sottoporsi a manovre dolorose o a esami fastidiosi quali sono appunto quelli di risonanza magnetica, che richiedono di rimanere fermi per lungo tempo dentro lo scanner (il tubo). All'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, come spiega Andrea Messeri, responsabile della Terapia del Dolore e Cure Palliative, "si tratta di pratiche che utilizziamo da oltre 10 anni e che molti nostri operatori sanno utilizzare in relazione con i bambini. Adottiamo tecniche non farmacologiche di terapia del dolore, che vanno dall'approccio puramente ipnotico fino alla semplice distrazione per ridurre trauma e dolore in procedimenti come la puntura lombare, il prelievo di sangue, manovre dolorose in tutte le specialità dell'ospedale". Così i piccoli possono immaginare di avere un cappello magico che non fa sentire il dolore della puntura o di giocare con i pinguini al polo nord durante una medicazione per ustioni...

[fonte: meyer.it]

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Le rotture familiari hanno effetti peggiori sulle ragazze?

separazioneSeparazioni e divorzi possono avere conseguenze negative a lungo termine per i bambini. Un recente studio dell’Università dell’Illinois ha evidenziato che la salute delle ragazze è più sensibile alla struttura familiare e che, se si cresce in una struttura familiare non tradizionale - monogenitoriale, ricomposta o convivenze - le ragazze hanno più probabilità rispetto ai ragazzi di essere depresse e avere un peggior stato di salute generale.

Il team di ricerca ha utilizzato i dati provenienti dal National Longitudinal Study of Adolescent Health, uno studio statunitense riguardante oltre 90.000 adolescenti lungo l’arco di 13 anni, selezionandone un sottocampione pari a 7607 individui di età compresa tra 15 e 18 anni al momento della prima raccolta dati (1996); di questi, 4.757 di età compresa tra 27 a 32 sono rimasti nel campione alla raccolta di dati più recente nel 2009. Il campione è stato selezionato in base a criteri come la presenza di report della madre sulla propria storia coniugale e la presenza o l'assenza del padre biologico del figlio.

I ricercatori hanno scelto di considerare il dato sul fumo perché altre ricerche dimostrano che i bambini provenienti da famiglie con un solo genitore sono più propensi a intraprendere comportamenti a rischio.

“In questo studio -afferma la dott.ssa Andrea Beller, referente del team di ricerca- abbiamo seguito i soggetti in età adulta e considerato come fattore di riferimento quanti anni sono passati da quando il padre biologico ha lasciato la casa coniugale. Quello compreso tra i 6 e i 10 anni è un importante periodo di vita in cui le ragazze sono particolarmente vulnerabili. Una precoce assenza paterna è associata...

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Colloqui specializzazione - 11 dicembre 2015

12giuLa Scuola di Psicoterapia Comparata, sede di Firenze, comunica che per il giorno 11 dicembre 2015 sono previsti i colloqui per l'ammissione al Corso di Specializzazione Quadriennale in Psicoterapia Comparata (AA.FF. 2016-2019).

Modalità di svolgimento: ...

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Alla ricerca delle radici del suicidio

suicidio

Un trial clinico esaminerà il funzionamento e la struttura neurologica delle persone che hanno tentato il suicidio.

Il suicidio è un puzzle. Meno del 10% delle persone affette da depressione tentano il suicidio, e circa il 10% di coloro che si uccidono non hanno mai ricevuto una diagnosi relativa alla salute mentale.

Ora, uno studio sta cercando di determinare cosa succede nel cervello quando una persona tenta il suicidio, e cosa caratterizza queste persone. I risultati potrebbero aiutare i ricercatori a capire se il suicidio è biologicamente guidato e non è solo un sintomo di un disturbo mentale riconosciuto.

Il progetto, lanciato questo mese, recluterà 50 persone che hanno tentato il suicidio nelle due settimane prima di accedere allo studio. il team di ricerca capitanato da...

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Il livello di testosterone determina la capacità paterna?

padriefigliUna ricerca dell’Università del Michigan ha studiato il legame tra il livello di testosterone maschile e la capacità paterna. Durante lo studio, condotto su 175 uomini la cui partner era in attesa del secondogenito, sono stati condotti test ormonali sui campioni di saliva prelevati dai soggetti nel corso di una visita a un laboratorio per valutare l'interazione padre-bambino. Le coppie padre-bambino hanno partecipato ad un'attività videoregistrata in cui il bambino è stato separato dal padre per un breve periodo per poi tornare da lui. I neonati si mostravano visibilmente turbati durante la procedura, alla ricerca del padre durante le separazioni e di un conforto al momento del ricongiungimento.
I risultati hanno evidenziato che quando gli uomini hanno visto i loro bambini in difficoltà, il livello di testosterone variava in modo significativo.

Precedenti ricerche sulla paternità e il testosterone hanno solo...

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